Il Radon è un gas nobile radioattivo di origine naturale che si genera spontaneamente e in piccole quantità nel sottosuolo e nelle rocce per poi disperdersi nell’atmosfera.
Come tutti i gas nobili, il Radon non è percepibile dai nostri sensi, quindi estremamente difficile da rilevare.
Il pericolo maggiore del gas Radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo.
Gli edifici moderni hanno involucri esterni sempre più isolanti orientati a risparmiare su costi e consumi energetici e riducendo al minimo l’apertura delle finestre per un dispendio energetico. La riduzione dei flussi d’aria nell’ambiente però può permettere al radon di accumularsi fino a livelli elevati e causare un’esposizione pericolosa.
I livelli di Radon possono essere influenzati da fonti naturali come il freddo, il vento, la pressione, l’umidità, gli spostamenti del suolo e può essere rilasciato persino dai materiali da costruzione (tufo, granito ecc).
1 persona su 30 è sensibile al Radon.
I bambini sono fino a 10 volte più sensibili.
Inoltre ambienti come le scuole utilizzano spesso per mense, palestre, teatri o laboratori, aule interrate o seminterrate, luoghi in cui il gas radon può subentrare più facilmente.
Le donne in gravidanza o che allattano, gli anziani e chi soffre di altre patologie sono i soggetti maggiormente a rischio.
Per questo è importante misurare il gas Radon e tenerlo sotto controllo costantemente.