L’inquinamento dovrebbe essere un fattore su cui basare le nostre scelte
I rischi legati all’inquinamento
Gli studi effettuati sugli stili di vita dei cittadini affermano che le persone nell’arco della loro giornata trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi dove la concentrazione di inquinanti è superiore ai rispettivi valori esterni. Essendo le fonti dell’inquinamento indoor sia esterne che interne, le sole misure relative alla riduzione delle concentrazioni outdoor non sono sufficienti a garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti confinati.
Esiste un legame molto stretto tra l’inquinamento e una serie di tumori e malattie, in particolare quelle respiratorie e cardiovascolari.
L’incidenza di queste malattie, che colpiscono le persone che respirano aria inquinata, non solo abbassa la qualità delle loro vite ma ne riduce anche le aspettative.
L’inquinamento è un problema concreto e i dati registrati sono altrettanto reali e dimostrati.
E’ certo che vivere in un luogo inquinato ci esporrà a delle conseguenze negative e talvolta irreversibili per la nostra salute.
Il particolato: tra gli inquinanti più insidiosi
Il particolato è costituito da tutte quelle particelle solide, liquide e aerosol di diametro e di peso tali da rimanere sospese nell’aria.
Le particelle con un diametro fino a 10 µm vengono chiamate PM10, quelle con un diametro fino a 2.5 µm vengono denominate PM2.5.
Il particolato può essere di origine naturale quando proviene da erosioni, eruzioni vulcaniche, pollini e spore; e di origine antropica quando le fonti sono combustioni per la produzione d’energia per il riscaldamento, trasporti, industrie, cantieri edili, ecc.
Negli ambienti indoor il particolato deriva principalmente dal fumo di sigaretta, dalle fonti di combustione, dall’ambiente esterno, dagli spray, dalla cottura degli alimenti, da batteri, spore e pollini e dalle attività degli occupanti.
Il particolato può provocare un effetto irritante e nocivo per le vie respiratorie, ostruzione degli alveoli polmonari, disturbi cardiaci e la possibilità di indurre alterazioni nel sistema immunitario.
La situazione in Europa
Con queste premesse la comunità scientifica internazionale si è occupata della contaminazione dell’aria negli ambienti di vita: tra gli effetti indesiderati, più o meno gravi, causati dall’inquinamento indoor si menziona la Sick Building Syndrome (SBS): sindrome che si manifesta con sintomi aspecifici ma costanti. Tali sintomi compaiono in una elevata percentuale di soggetti e svaniscono o si attenuano una volta lasciato l’edificio in cui si è respirata aria malsana.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha quantificato una diminuzione dell’aspettativa di vita di almeno 1 anno come media tra tutti i paesi europei.
Moltiplicando questi dati per il numero di abitanti in Europa otteniamo un elevatissimo numero di anni di vita persi. Gli stessi dati mostrano che in 357 città europee, almeno l’83% degli abitanti è esposto costantemente ad elevati livelli di PM10.
Panoramica globale
A livello mondiale la diminuzione dell’aspettativa di vita è stata quantificata in circa 1,9 anni, che pone l’inquinamento come causa di morte superiore al fumo di tabacco, all’abuso di alcool e droghe, incidenti stradali o eventi violenti ed addirittura al COVID-19.
Se per la pandemia da SARS-COV-2 sono stati mobilitati un numero enorme di miliardi di dollari di risorse ed ormai il problema delle pandemie virali è diventato un tema prioritario nelle agende dei capi di stato di tutto il mondo e nella vita quotidiana di tutti noi, per l’inquinamento invece, vengono spese pochissime risorse per salvaguardare il profitto economico.
Proteggere la salute partendo dall’inquinamento atmosferico
Gli studi condotti in questi ultimi decenni hanno documentato profondi cambiamenti sia qualitativi che quantitativi dell’aria indoor, con un progressivo aumento in assoluto delle sostanze inquinanti e dei relativi livelli nell’aria.
Dobbiamo considerare l’inquinamento come uno dei fattori su cui basare le nostre scelte per il futuro, in particolare le polveri sottili PM2,5 che sono il tipo di inquinante che mostra un impatto maggiore sulla aspettativa di vita. Proteggere la nostra salute preoccupandoci di conoscere la qualità dell’aria indoor che respiriamo ogni giorno dovrebbe essere in cima alle nostre priorità.