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L’inquinamento riduce l’intelligenza, secondo un nuovo studio

Icona radioattività

L’esposizione al particolato causa un peggioramento delle performance cognitive

Terra secca

Si stima che l’aria tossica causi morti premature di 7 milioni di persone all’anno in tutto il mondo ma ora si cerca di misurare gli effetti sull’attività cerebrale degli umani.

Oltre ad avere un impatto mortale sulla salute delle persone, si ritiene che anche l’inquinamento atmosferico sia responsabile di una profonda riduzione dell’intelligenza, secondo un nuovo studio.

Numerosi studi confermano sempre di più l’ipotesi di una relazione tra l’inquinamento atmosferico e una sensibile diminuzione dell’intelligenza.

L’esposizione cronica al particolato aerodisperso sembra causare cali significativi nei punteggi dei test sia per la lingua che per l’aritmetica, con risultati medi che quantificano l’impatto dell’aria velenosa con la perdita di un anno di istruzione.

 

Lo studio condotto in Cina da ricercatori della Yale School of Public Health (Stati Uniti)

Formule scientifiche

Uno studio condotto in Cina da ricercatori della Yale School of Public Health  (Stati Uniti) , pubblicato negli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze, si è svolto nell’arco di quattro anni e ha analizzato test lessicali e aritmetici effettuati da 20.000 persone di tutte le età in 162 contee diverse cinesi e hanno poi confrontato i risultati con i livelli di inquinanti delle diverse località. 

La ricerca è stata effettuata in Cina, ma è rilevante in tutto il mondo, in quanto oltre il 91% della popolazione del pianeta vive in aree con aria pericolosa ed è ora la quarta causa di morte in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

I risultati

Terra PIN

I risultati indicano che un’esposizione prolungata ad aria povera sembra causare una degradazione della cognizione che peggiora con l’avanzare dell’età, in particolare modo nei soggetti di sesso maschile meno istruiti, più anziani (oltre i 64 anni).

L’inquinamento aumenta anche il rischio di malattie degenerative come l’Alzheimer e altre forme di demenza, suggerisce lo studio.

“L’aria inquinata può ostacolare le capacità cognitive man mano che le persone invecchiano, specialmente per gli uomini meno istruiti”, affermano gli autori. “Il danno sull’invecchiamento del cervello causato dall’inquinamento atmosferico impone sostanziali costi sanitari ed economici, considerando che il funzionamento cognitivo è fondamentale per gli anziani sia per le commissioni giornaliere che per le decisioni di alto livello”.

Gli effetti negativi dell’inquinamento sembravano avere un effetto più pronunciato sulle abilità verbali delle persone, che l’autore ipotizza sia dovuto all’inquinamento che ha un effetto più forte sulle parti del cervello necessarie per i test verbali.

Sembrerebbe che gli agenti inquinanti influenzino direttamente la chimica del cervello. Le tossine verrebbero, infatti, trasportate nell’apparato neurale attraverso piccoli passaggi. E la conseguenza sarebbe un vero e proprio impatto psicologico.

Inoltre l’esposizione all’inquinamento per un lungo periodo aumenta il tasso di mortalità tra le persone con problemi psichici e potrebbe essere la causa dell’insorgenza di malattie psichiche nei bambini.

La riduzione dell’inquinamento atmosferico dovrebbe diventare priorità assoluta del governo e dei cittadini.