Inaliamo circa 12 mila litri di aria al giorno: ti sei mai chiesto cosa respiri?
Gli inquinanti tra le mura domestiche
Fin da piccoli ci insegnano che l’inquinamento atmosferico è un grave problema e che è responsabile di milioni di morti di persone ogni anno.
Oltre all’inquinamento esterno, dobbiamo tenere in considerazione anche quello interno. La popolazione trascorre la maggior parte del proprio tempo in spazi chiusi come la propria casa o il proprio luogo di lavoro, ambienti a noi familiari in cui ci sentiamo protetti e al sicuro. Ma l’aria indoor contiene molteplici contaminanti dannosi per la salute dell’uomo. Respirare è un’attività che svolgiamo autonomamente e di cui non si può fare a meno. Mediamente inaliamo circa 12 mila litri di aria al giorno. Ecco perché conoscere ciò che respiriamo e assicurarsi che si tratti di aria sana non è cosa da poco.
Fumo passivo
Uno dei principali contaminanti indoor è il fumo di sigaretta.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in primo piano la lotta al fumo attivo ma anche a quello passivo. Il fumo passivo è stato di recente classificato cancerogeno per l’uomo. I non fumatori esposti al fumo di tabacco corrono un rischio di malattia che, anche se minore rispetto ai fumatori, comprende ben il 65% della popolazione, ovvero circa 20 milioni di persone. Se questo rischio tocca le persone affette da patologie croniche, donne in gravidanza o bambini, gli effetti che ne derivano possono essere altamente compromettenti.
Polveri sottili PM 10 e PM 2.5
Le polveri sottili o particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) sono talmente fini e leggere che possono restare sospese in aria ed essere respirate. Essendo composte da sostanze nocive quali metalli pesanti, solfati e nitrati, possono risultare deleterie per la salute dell’uomo.
Le polveri sottili sono in grado di assorbire gas inquinanti e vapori tossici che arrivano al cuore o ai polmoni e talvolta possono causare effetti irreparabili soprattutto ai soggetti più fragili.
Composti organici volatili
Si tratta di composti chimici capaci di volatilizzarsi, ovvero di evaporare facilmente nell’aria.
Le fonti di inquinamento di COV negli ambienti indoor sono molteplici: prodotti cosmetici, dispositivi di riscaldamento, materiale di pulizia, fumo di sigaretta. I COV possono provocare diversi effetti collaterali: dal malessere psicofisico fino a gravi alterazioni dello stato di salute colpendo organi o apparati a carico del sistema nervoso centrale.
Gas radon
Il radon è un gas nobile e radioattivo, direttamente derivato dal decadimento dell’uranio, presente in natura su tutta la crosta terrestre.
All’aria aperta questo gas si disperde senza alcuna conseguenza ma quando subentra in un ambiente circoscritto come l’interno di un’abitazione, si accumula progressivamente raggiungendo livelli di concentrazione sempre più alti e potenzialmente dannosi per la salute di chi lo respira.
Come tutti i gas nobili, il Radon è inodore e incolore.
Tali caratteristiche fanno lo rendono un gas particolarmente difficile da rilevare, aumentandone perciò la pericolosità.
Anidride carbonica
L’anidride carbonica (CO2) è un gas naturalmente presente in atmosfera in concentrazioni limitate.
L’anidride carbonica è tra i gas ad effetto serra che maggiormente contribuiscono al riscaldamento del pianeta. L’attività dell’uomo ne ha aumentato la concentrazione nell’atmosfera arrivando a superare del 40% il livello registrato agli inizi dell’era industriale.
Con l’aumentare dei livelli di CO2 in uno spazio chiuso diminuiscono le capacità cognitive delle persone che lavorano o vivono in tali ambienti.
L’aumento dei livelli di CO2 nell’ambiente può portare la comparsa di difficoltà respiratorie.
Muffe
Le muffe sono tipi di funghi che crescono all’interno e all’esterno degli edifici e fanno parte degli inquinanti biologici naturali.
Alcuni tipologie di muffe sono innocue, mentre altre sono pericolose. L’azione delle muffe sulla salute dell’uomo varia a seconda della loro tipologia, della loro concentrazione e della suscettibilità di chi frequenta gli ambienti particolarmente contaminati.
Le muffe possono causare infezioni, provocare allergie e arrecare tutta una serie di disturbi di cui spesso non si può nemmeno lontanamente immaginare la vera causa, come mal di testa, tosse, asma, prurito, difficoltà di concentrazione e problemi respiratori.
Contaminanti biologici indoor
Oltre alle muffe, tra i contaminanti biologi indoor ci sono i batteri, i peli di animali, le polveri, gli acari e il polline.
Gli effetti sulla salute causati dalla loro presenza possono manifestarsi in allergie con conseguenti irritazioni cutanee e difficoltà respiratorie.
L’importanza di compiere scelte consapevoli
Quando compiamo delle scelte sulle attività di vita quotidiana dobbiamo tenere in considerazione il fattore inquinamento.
È un piccolo gesto che al momento può sembrarci insignificante ma equivale ad un grande investimento che facciamo per tutelare il nostro benessere. Nel lungo periodo potremo toccare con mano i vantaggi che ne derivano, sia a livello salutare che economico. Se miglioriamo la qualità dell’aria che respiriamo, miglioriamo anche la qualità delle nostre vite.