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Gli effetti imprevedibili dell’inquinamento dell’aria

Icona radioattività

In Italia muoiono 30mila persone ogni anno a causa dell’inquinamento dell’aria

Terra secca

Negli ultimi decenni è aumentata la consapevolezza del fatto che la qualità dell’aria influenza il nostro benessere e la nostra salute.

Gli effetti possono variare da fastidiose allergie a gravi malattie respiratorie fino allo sviluppo di tumore ai polmoni e morte prematura.

Secondo il  Ministero della Salute ogni anno 30 mila decessi in Italia sono riconducibili agli inquinanti presenti nell’aria tra cui il particolato fine (PM2.5).

Le stime hanno calcolato che in media l’inquinamento abbrevia la vita di ciascun italiano di 10 mesi. Basterebbe rispettare i limiti di legge ovvero non oltrepassare i 50 microgrammi per metro cubo in una giornata per poter salvare 11mila vite all’anno.

‘’Ci sono molte diverse componenti dello smog che possono essere dannose per la salute, inclusa una varietà di gas, di composti liquidi volatili e di particelle. Nel complesso, sembra che il particolato sia la frazione più pericolosa. Queste particelle provengono da un’ampia gamma di fonti e possono essere chimicamente molto complesse.’’

Mark Miller, ricercatore del Centre for Cardiovascular Science of The University of Edinburg.

Torneo di scacchi: attenzione alle mosse

Formule scientifiche

Il gioco degli scacchi richiede agli sfidanti di mantenere sempre alta la concentrazione e di avere i riflessi pronti nel caso di un cambio di strategia dell’ultimo momento. Molto spesso, i tornei di scacchi si svolgono in luoghi chiusi in cui è molto probabile che i giocatori siano esposti ad elevati livelli di particolato, sicuramente superiori a quelli presenti all’aria aperta.

I ricercatori dell’Institute of Labour Economics, un network tedesco dedicato allo studio sull’economia del lavoro, a tal proposito hanno deciso di testare gli effetti dell’inquinamento sulle performance dei giocatori di scacchi. Per tre anni, i ricercatori hanno raccolto i risultati dei maggiori tornei di scacchi tedeschi, installando al contempo dei sensori con cui analizzare la qualità dell’aria durante le partite. I dati raccolti hanno permesso di mettere in relazione oltre 30mila mosse fatte da 121 giocatori in 596 partite, con i livelli di particolato presenti nell’aria. E hanno stabilito che per ogni 10 microgrammi per metro cubo (μg/m3) di particolato fine (il cosiddetto Pm 2,5) in più, un giocatore di scacchi ha il 26,3% di probabilità in più di commettere un errore.

Prima di impegnarsi in una partita a scacchi è sempre meglio assicurarsi di respirare aria sana.

 

L’aria inquinata invecchia il cervello

Terra PIN

L’inquinamento dell’aria fa invecchiare precocemente il nostro cervello indebolendo la memoria e aumentando il rischio di demenza.

Lo conferma uno studio innovativo condotto da ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze e pubblicato sulla rivista internazionale ‘Environmental Research”.

I ricercatori hanno cercato di capire se l’inquinamento da polveri sottili influenzi negativamente il volume dell’ippocampo e di conseguenza le sue importantissime funzioni cognitive e di memoria, aumentando il rischio stesso di demenza.

Lo studio ha evidenziato come le polveri sottili e in particolare il cosiddetto particolato fine (PM2,5) siano associati ad una significativa riduzione del volume dell’ippocampo.

Ciò che è emerso è che l’incremento dei livelli di inquinamento  di 10 µg/m3 di PM2,5 determini un effetto simile a quello esercitato da un anno di ‘’età anagrafica’’, con un effetto vero e proprio di invecchiamento precoce indotto da elevati livelli di inquinamento dell’aria esterna.

 

Inquinamento e Alzhaimer

Terra PIN

Più le concentrazioni degli agenti inquinanti sono basse e minore è la probabilità di andare incontro al decadimento cognitivo tipico dei malati di Alzheimer.

Migliorare l’aria che respiriamo è di fondamentale importanza per ridurre il rischio di demenza.

E’ questo il messaggio condiviso in occasione del recente Alzheimer’s Association International Conference (AAIC), uno dei più importanti congressi al mondo dedicato alle demenze.

Al congresso AAIC sono stati presentati diversi studi che hanno evidenziato come gli inquinanti che respiriamo quotidianamente possano influenzare lo sviluppo di demenza peggiorando la salute nel lungo periodo.

Uno studio francese ha mostrato una riduzione del 15% del rischio di sviluppare una demenza in quei luoghi dove negli ultimi 10 anni si è verificata una riduzione dei livelli di PM2,5.

 

 

 

Partite di baseball e rendimento degli arbitri

Terra PIN

Anche la nostra capacità di valutazione risente degli effetti del particolato. Come nel caso degli arbitri che dirigono le partite di baseball.

Una ricerca della University of Chicago rivela infatti un legame tra inquinamento dell’aria e precisione nell’arbitraggio: aumentando di una parte per milione i livelli di CO2 misurati nell’arco di 3 ore, la probabilità che un arbitro commetta un errore di valutazione cresce infatti dell’11,5%; mentre 10 μg/m3 di particolato in più nell’arco di 12 ore aumentano gli errori del 2,6%.

Un esempio simile arriva dal mondo della finanza.

 

I brocker di Manhattan

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Una ricerca del National Bureau of Economic Research, un’organizzazione di ricerca privata americana senza scopo di lucro, ha incrociato i risultati della borsa di New York con i livelli di particolato presenti nell’aria di Manhattan, rivelando che nei giorni più inquinati i broker guadagnano significativamente di meno.

Secondo gli autori dello studio, l’inquinamento agirebbe a livello cerebrale sull’umore e sulle capacità cognitive degli investitori e degli operatori del settore, predisponendoli a prendere meno rischi nelle loro operazioni finanziarie e di conseguenza a guadagni minori.

 

Proprietà di linguaggio

Terra PIN

L’aria cattiva sembra nemica anche del linguaggio. Persino per chi ne fa un mestiere, come i politici.

Uno studio della University of Wisconsin ha analizzato oltre 100mila frasi pronunciate dai parlamentari canadesi tra il 2006 e il 2011, alla ricerca di un collegamento con i livelli di inquinamento presenti nell’aria.

A parità di altre condizioni, con concentrazioni di PM2,5 superiori ai 15 μg/m3, diminuirebbero del 2,3% le competenze linguistiche dei parlamentari nell’arco della giornata.

Un effetto paragonabile a circa 2,6 mesi di studio in meno nell’arco della vita.

 

Parti pre-termine e bassi pesi alla nascita

Terra PIN

L’inquinamento dell’aria è responsabile di circa 6 milioni di parti prematuri nel mondo ogni anno e di oltre 3 milioni di bambini nati sottopeso.

È quanto dimostrano diversi studi scientifici effettuati finora sul legame tra l’inquinamento dell’aria (dentro e fuori casa) e la salute delle neomamme e dei nasciturni.

Un team di ricercatori ha esaminato 108 studi relativi all’inquinamento indoor e outdoor, mettendo in correlazione i risultati con quattro principali fattori di rischio in gravidanza: periodo di gestazione al momento del parto, riduzione del peso alla nascita, condizione di sottopeso del neonato, nascita prematura.

L’indagine ha coinvolto 204 paesi in tutto il mondo.

Dopo aver contemplato nell’indagine anche altri fattori di rischio oltre all’inquinamento come lo stile di vita della neomamma, la dieta e il consumo di alcol e di tabacco è emerso che l’inquinamento dell’aria è la causa principale di neonati sottopeso e parti prematuri.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti, più del 92% della popolazione globale vive in aree dove la qualità dell’aria è al di sotto dei limiti raccomandati, mentre circa il 49% delle persone è esposto ad alti livelli di inquinamento anche fra le mura domestiche.