Sapevi che il microclima influisce sul nostro benessere?
Riscaldamento e umidità
L’arrivo dell’autunno, nonostante l’aumento delle temperature a causa della crisi climatica, porta con sé un clima più rigido determinando (come ogni anno) il problema dell’inquinamento indoor che compromette il benessere di tutti soprattutto dei bambini.
L’utilizzo di termosifoni e stufe per riscaldare l’ambiente, tende a seccare eccessivamente l’aria che respiriamo.
Normalmente i valori di umidità dovrebbero oscillare in un intervallo che va dal 40% al 60% e sono da intendersi valori variabili in rapporto alla temperatura dell’ambiente.
In un ambiente surriscaldato l’umidità può scendere di parecchio riducendo le nostre difese dagli agenti patogeni che si trovano nell’aria e che possono così entrare più facilmente attraverso le nostre vie aeree.
Inquinamento in numeri
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Italia primeggia in Europa per decessi prematuri dovuti direttamente all’inquinamento dell’aria con in media 77.000 decessi all’anno. Su 35 mila decessi totali per infarto o eventi coronarici, 9.000 sono correlati all’esposizione a inquinanti e su 50mila casi di ictus, 12 mila sono correlati a fattori ambientali.
Agenti inquinanti: invisibili e pericolosi
In realtà queste sostanze tossiche entrano all’interno del nostro corpo e sono responsabili di patologie acute e croniche che possono colpire anche gli altri organi.
La scheda informativa dell’OMS rivela che esiste un legame molto forte tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico e le malattie cardiovascolari che talvolta portano allo sviluppo di tumori.
Se riuscissimo a vedere con i nostri occhi la quantità di materiale inquinante che ogni giorno si deposita nei nostri polmoni è probabile che ci renderemmo conto che il fattore inquinamento non è assolutamente da sottovalutare.
I bambini sono i più colpiti
La costante esposizione alle polveri sottili molto spesso produce in loro una infiammazione cronica delle vie respiratorie con tutta una serie di sintomi ben noti ai genitori e ai pediatri.
Rinite, sinusite, laringite, bronchite e polmoniti recidivanti sono patologie comuni ai bambini.
Sindromi influenzali, asma, allergie e leucemie sono la conseguenza dovuta all’inquinamento dell’aria.
Il presidente della Società Italiana di Igiene, Antonio Ferro, dichiara: ”Per contrastare questi fenomeni decisivi saranno anche gli interventi sull’ambiente che ci circonda, tutelando quello naturale ma salvaguardando e modificando quello antropico. Quello dell’ambiente indoor e di lavoro in generale è un tema di importanza cruciale. Si pensi alle scuole: si stima che tra i bambini il 22,6% delle allergie sia legato ad allergeni interni alle scuole e che quasi il 30% degli ambienti scolastici sia non adeguato.”
[Fonte: Greenreport – Ecologia e Sviluppo Sostenibile ”Le malattie ambiente correlate colpiscono 6 milioni di italiani”]
Come comportarsi?
E’ esattamente il contrario.
All’interno delle nostre abitazioni l’inquinamento dell’aria è fino a 10 volte maggiore che all’esterno.
Secondo recenti statistiche sull’impatto degli inquinanti all’interno delle abitazioni domestiche, è emerso che a volte le sostanze inquinanti possono raggiungere livelli fino a 100 volte più elevati rispetto all’aria aperta.
La prima cosa da fare, considerando che gli agenti inquinanti sono percepiti in modo diretto dai nostri sensi, è tenere sotto controllo quotidianamente la qualità dell’aria per sapere cosa stiamo respirando e per prevenire tempestivamente in caso di valori che indicano una situazione di criticità.