Il benessere comincia dall’aria che respiri

E’ un gas invisibile presente nell’aria. Con l’aumentare dei livelli di CO2 in uno spazio chiuso diminuiscono le capacità cognitive degli occupanti causando talvolta danni alle vie respiratorie.

Si tratta di composti chimici capaci di volatilizzarsi nell’aria che respiriamo. Queste particelle si trovano nella maggior parte dei prodotti di uso quotidiano e agiscono negativamente sulla salute dell’essere umano.

Le polveri sottili, se inalate, possono raggiungere le zone polmonari determinando disturbi più o meno gravi fino allo sviluppo di patologie croniche. Legandosi al gas radon creano una combinazione che ne aumenta la pericolosità in maniera esponenziale.

In uno stile di vita che vede sempre più da vicino il concetto di ecosostenibilità è necessario prestare attenzione anche alle temperature negli spazi domestici e lavorativi. Con l’aumento della temperatura accresce anche l’umidità e di conseguenza si eleva il rilascio di sostanze chimiche nell’aria.

Il suo valore dovrebbe essere tra il 40% e il 60%.
Un tasso di umidità troppo elevato o troppo basso diventa pericoloso e può causare reazioni allergiche, infezioni respiratorie e generare spore di muffa che danneggiano l’ambiente e l’aria che respiriamo.

I fattori che influenzano la pressione atmosferica sono: umidità, temperatura e altitudine. La variazione della pressione atmosferica può causare nelle persone sintomi più o meno gravi da mal di testa, fino ad attacchi di ansia e dispnea.