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Monitorare la qualità dell’aria per difendere la salute dei bambini

Bambino seduto gioca con mattoncini di legno

L’inquinamento dell’aria è un problema mondiale

Ragazza che lavora con notebook e smartphone

Oltre il 90% della popolazione mondiale è esposto a livelli di inquinanti nell’aria al di sopra dei valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la salvaguardia della salute. I bambini rientrano tra i soggetti più vulnerabili.

Sono alcuni dei dati che emergono dal documento “Air pollution and child health: prescribing clean air” (“Inquinamento atmosferico e salute dei bambini: si raccomanda aria pulita”)pubblicato dall’Oms.

Il rapporto evidenzia ancora una volta la rilevanza dell’inquinamento atmosferico outdoor e indoor per la salute dei bambini, problema che è già stato riconosciuto come una delle principali priorità di sanità pubblica, da affrontare attraverso un processo continuo di miglioramento della qualità dell’aria.

L’inquinamento dell’aria rappresenta un problema globale e sull’analisi delle evidenze scientifiche esiste un legame molto forte tra inquinamento dell’aria e salute.

Inquinamento dell’aria e salute dei bambini

Fabbriche che inquinano

I bambini sono maggiormente vulnerabili all’inquinamento atmosferico outdoor e indoor rispetto agli adulti. Questo perchè i più piccoli hanno un maggior rapporto superficie/volume, attività metaboliche e tassi respiratori più elevati, tessuti e organi con elevata attività di replicazione cellulare e immaturità di tessuti, organi e sistemi. Inoltre la loro bassa statura li rende più a rischio di inalare gli inquinanti che vanno a depositarsi sul suolo in quanto più vicini a quest’ultimo.

Le stime dell’Oms assegnano alle esposizioni ad inquinamento dell’aria in ambienti outdoor e indoor circa 700.000 morti premature per i bambini al di sotto i 5 anni.

 I dati sull’inquinamento atmosferico relativi all’Italia pongono il nostro Paese in una situazione di forte criticità in quanto il 98% dei bambini sotto i 5 anni vive in aree dove le concentrazioni di PM2.5 sono al di sopra dei livelli raccomandati dall’Oms per la tutela della salute.

Gli effetti indesiderati

Fabbriche che inquinano

Tra i principali effetti sanitari dell’inquinamento dell’aria nei bambini, vengono segnalati, oltre ad una ridotta funzione polmonare, asma, infezioni acute delle basse vie respiratorie, problemi nello sviluppo neurocomportamentale, obesità, otite, per arrivare infine ad alcuni tumori infantili, quali ad esempio leucemie e retinoblastomi, che possono essere associati ad esposizioni della madre agli inquinanti cancerogeni nel periodo prenatale. Occorre inoltre sottolineare che le esposizioni in età infantile, oltre a determinare effetti misurabili nel bambino stesso, si proiettano anche negli anni successivi rendendo l’individuo più vulnerabile durante tutto il suo percorso di vita. 

 

L’importanza di informarsi

Fabbriche che inquinano

Per quanto riguarda l’esposizione all’inquinamento di tipo indoor, quale ad esempio l’esposizione al fumo di sigaretta in casa o l’esposizione a fumi da combustione, quali stufe, camini, ma anche profumatori a incenso, è necessario che i genitori tengano sotto controllo queste fonti inquinanti domestiche per garantire un ambiente salubre e salvaguardare la salute dei propri bambini. L’attuazione di azioni di prevenzione adottate durante la fase infantile-adolescenziale possono quindi produrre immensi benefici per la salute pubblica in termini di riduzione del carico di patologie e costi sanitari.

Questo quadro ribadisce con forza l’importanza di attuare azioni strategiche finalizzate alla riduzione delle esposizioni, con un’attenzione specifica ai più piccoli, sia tramite interventi di prevenzione primaria finalizzati alla riduzione delle emissioni di inquinanti demandate agli amministratori pubblici locali e alle politiche nazionali, sia con attività di educazione e formazione che consentano alle famiglie, ai pediatri agli insegnanti, di evitare di esporre i bambini a elevati livelli di concentrazione di inquinanti.