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A Febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro il cancro

Icona radioattività

Obiettivo: informare e sensibilizzare

Terra secca

Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, promossa dalla UICC (Union for International Cancer Control) e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Secondo il Ministero della Salute, ogni anno sono più di 370.000 le diagnosi di tumore in Italia.

Molti sono gli eventi legati a questa giornata in cui i medici oncologici e le associazioni di tutto il mondo organizzano attività per sensibilizzare la popolazione, creando momenti di riflessione su quanto ognuno di noi possa fare per combattere questo perfido nemico.

Si tratta non solo di celebrare il progresso dell’innovazione della medicina ma anche di riflettere sulle consuetudini quotidiane che riguardano ciascun individuo: il consumo di prodotti malsani quali tabacco, alcol, alimenti chimici e respirare una pessima qualità dell’aria possono determinare una maggiore probabilità dello sviluppo di cancro.

L’inquinamento dell’aria può aumentare il rischio di sviluppare un tumore?

Formule scientifiche
Purtroppo la risposta è si.

Esiste un legame scientificamente dimostrato tra inquinamento e infiammazione dei polmoni che può in parte spiegare come una scarsa qualità dell’aria  possa favorire la comparsa di questo tipo di tumore.

I risultati di uno studio condotto in 9 Paesi su circa 300.000 persone seguite per oltre 13 anni, hanno dimostrato la relazione tra aumento delle polveri sottili e numero di tumori del polmone, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i carcinogeni umani di tipo 1.

Inoltre, sono sempre più numerosi gli studi che mostrano un legame tra inquinamento atmosferico e aumento del rischio di tumori diversi da quello polmonare.

Lo studio SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato un’incidenza di cancro di vari tipi superiore del 9% nei maschi e del 7% nelle femmine rispetto alla media regionale nei territori indicati come altamente inquinati. 

L’inquinamento atmosferico, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) causa oltre 9 milioni di decessi prematuri ogni anno in tutto il mondo. 

Non solo polveri sottili: dobbiamo fare i conti anche con il gas radon

 

Terra PIN
Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; tutte caratteristiche che non lo rendono percepibile ai nostri sensi e perciò è difficile  individuare la sua presenza.

Il radon si trova principalmente nei locali, specie quelli a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale in cui questo gas abita, con possibilità tuttavia di arrivare ad irradiarsi anche negli ambienti dei piani più alti.

Il pericolo maggiore del gas radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo di tabacco.

Secondo l’OMS, il radon è classificato come gas cancerogeno di grado 1, il livello più elevato.

Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, il radon è responsabile del 10 % dei tumori del polmone che si registrano in Italia.

Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che il rischio di tumore del polmone aumenta in modo proporzionale all’aumentare della concentrazione di radon e all’aumentare della durata di esposizione. Non esiste un valore sotto il quale non c’è rischio perchè anche a basse concentrazioni il radon può legarsi alle polveri sottili e formare un agglomerato pericolosissimo per la salute di chi lo respira. 

 

Il piano economico

Terra PIN
La spesa più elevata è quella della sfera emotiva, questo è indubbio.

Ma i malati e le loro famiglie affrontano anche costi materiali per visite, terapie, assistenza e spostamenti che ammontano ad un totale complessivo di circa 5 miliardi di euro l’anno.

A dare la misura su quanto i tumori colpiscano anche il reddito è il Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici,  promosso da FAVO (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e realizzato da Datamining, in collaborazione con Aimac, INT di Milano e l’Istituto Pascale di Napoli.

In Italia il Sistema sanitario nazionale copre la maggior parte delle spese, compresi i nuovi e costosissimi farmaci antitumorali, e consente ai pazienti colpiti da tumore di accedere alle procedure necessarie per diagnosticare e curare la malattia.

Si tratta di una spesa di circa 16 miliardi di euro l’anno, il 14% dei costi sanitari totali.

Eppure gli oltre 3 milioni di malati oncologici, di cui 700.000 in trattamento, arrivano a pagare autonomamente fino a 5 miliardi: un costo che ha un impatto sul bilancio familiare modificando le abitudini di spesa.

Anche negli Stati Uniti il problema è ben noto e molti pazienti purtroppo, decidono di rinunciare ai trattamenti oncologici, evitando così che la malattia li porti alla bancarotta e rovini le prospettive di vita di tutta la famiglia.

 

Ciascuno di noi può fare qualcosa attraverso la prevenzione

Cambiamento climatico
La Giornata Mondiale Contro il cancro mira ogni a salvare milioni di decessi prevenibili aumentando la consapevolezza su questa malattia e spingendo i governi e tutti i cittadini ad agire per prevenire.

E’ possibile prevenire fino al 50% dei casi di cancro.

La prima prevenzione che ognuno di noi può attuare è il costante controllo della qualità dell’aria per ottenere una piena consapevolezza di ciò che respira quotidianamente e di quali sono i rischi che si corrono.

Adottare uno stile di vita salutare rimane una delle strategie più efficaci per cercare di prevenire qualsiasi malattia. Purtroppo non sempre bastano delle buone e sane abitudini per assicurarsi una vita di benessere ma è bene non dimenticarsi quanto queste siano importanti per mantenerci in ottima salute.

L’aumento della sensibilizzazione delle persone e l’attuazione di programmi nazionali con il supporto del governo potrebbero altresì ridurre i fattori di rischio che agevolano lo sviluppo di cancro.