Gli studi effettuati sugli stili di vita dei cittadini affermano che le persone nell’arco della loro giornata trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi dove la concentrazione di inquinanti è superiore ai rispettivi valori esterni.

Gli studi effettuati sugli stili di vita dei cittadini affermano che le persone nell’arco della loro giornata trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi dove la concentrazione di inquinanti è superiore ai rispettivi valori esterni.
Una ricerca dell’Università di Washington attraverso uno studio intitolato Air Pollution May Disrupt Sleep (L’inquinamento atmosferico può disturbare il sonno) e menzionato dal quotidiano britannico Guardian, mostra il legame tra l’inquinamento dell’aria e una pessima qualità del sonno.
La lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico in Europa serve per preservare salute e benessere della popolazione, soprattutto delle fasce più vulnerabili. L’inquinamento atmosferico e gli effetti del cambiamento climatico come le ondate di calore e l’esposizione a sostanze chimiche pericolose possono determinare gravi problemi di salute.
L’inquinamento può alterare il nostro cervello e ad oggi abbiamo le prove scientifiche di una correlazione tra l’esposizione ad alte concentrazioni di polveri sottili e la riduzione del volume cerebrale.
Il particolato atmosferico, l’insieme delle sostanze inquinanti sospese nell’aria che respiriamo, ha effetti dannosi sulle vie respiratorie, ma può influire anche sulla salute del cervello.
I limiti delle tecnologie di allerta rischio sismico.
Non c’è dubbio che riuscire a prevedere un terremoto con ragionevole anticipo sarebbe di enorme aiuto nella pianificazione della risposta all’emergenza.
L’inquinamento dell’aria fa male a tutti. Ma in particolare a subirne più di altri i suoi effetti sono purtroppo le categorie di persone più fragili: donne in gravidanza, soggetti con malattie pregresse, anziani. E bambini, naturalmente.