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Il microclima all’interno di una casa può influenzare significativamente il benessere degli occupanti. Diversi fattori contribuiscono al microclima interno, tra cui la temperatura, l’umidità e la qualità dell’aria.

L’esposizione a lungo termine all’inquinamento dell’aria è stata anche associata a problemi di salute mentale, tra cui depressione e ansia. È importante notare che gli effetti dell’inquinamento atmosferico possono variare in base alla durata e all’intensità dell’esposizione, oltre che alla suscettibilità individuale.

I nostri animali subiscono maggiormente gli effetti dell’inquinamento dal momento che questi, vivendo e muovendosi a pochi centimetri dal livello del terreno, si trovano a maggior contatto con le polveri sottili che tendono ad accumularsi sul suolo.

Si stima che l’aria tossica causi morti premature di 7 milioni di persone all’anno in tutto il mondo ma ora si cerca di misurare gli effetti sull’attività cerebrale degli umani.

Il radon è un gas nobile radioattivo che si forma naturalmente nelle rocce e nel suolo e può migrare attraverso il terreno diffondendosi nell’aria, specialmente in ambienti chiusi. Esistono sensori attivi e passivi per il rilevamento del radon e le differenze principali tra i due riguardano le modalità e le tempistiche di registrazione.

Il controllo costante della qualità dell’aria indoor è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per prevenire tutti i rischi associati all’inquinamento e preservare il benessere degli edifici e delle persone. 

Il 7 settembre si celebra la Giornata Internazionale dell’aria pulita per i cieli blu. Istituita nel 2019 dall’Assemblea generale dell’ONU, questa giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della qualità dell’aria, promuovendo iniziative e azioni per migliorarla.

Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore e incolore, presente su tutta la crosta terrestre. Queste caratteristiche lo rendono non percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da rilevare.

Uno studio effettuato da ricercatori americani mette in luce il fatto che, in condizioni climatiche elevate, l’aria che facciamo entrare nelle nostre case dall’esterno provoca una reazione chimica molto pericolosa per la nostra.